Fonte www.europarl.europa.eu

https://www.europarl.europa.eu/topics/en/article/20230629STO01708/ecodesign-rules-to-ensure-sustainable-products-on-eu-market

Approvato dal Parlamento Europeo in data 23 aprile c.a. il cosiddetto regolamento Ecodesign (Ecodesign for Sustainable Product Regulation, ESPR) che abrogando la direttiva 2009/125/CE sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia e ampliando i prodotti a cui si applica, consentirà l’introduzione di requisiti di sostenibilità ambientale per la maggior parte dei prodotti venduti nell’UE.

Le nuove norme mirano a migliorare vari aspetti dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita per renderli più durevoli e affidabili, più facili da riutilizzare, aggiornare, riparare e riciclare, utilizzando meno risorse, energia ed acqua. In particolare, il nuovo regolamento introduce requisiti aggiuntivi e standard minimi in materia di durabilità, affidabilità, riutilizzabilità, aggiornabilità, riparabilità, possibilità di manutenzione e ristrutturazione, presenza di sostanze preoccupanti, efficienza energetica, idrica e delle risorse, contenuto riciclato, possibilità di rifabbricazione, riciclabilità, possibilità di recupero dei materiali, produzione prevista di rifiuti, impatti ambientali, comprese l’impronta di carbonio e l’impronta ambientale.

Vengono disciplinate anche le pratiche di obsolescenza prematura, per evitare che i prodotti perdano la loro funzionalità a causa di caratteristiche di progettazione, indisponibilità di pezzi di ricambio o mancanza di aggiornamenti software.

Viene, altresì, introdotto un passaporto digitale dei prodotti (Digital Product Passport, DPP) che accompagnerà i prodotti, fornendo ai consumatori tutte le informazioni pertinenti necessarie per aiutarli a prendere decisioni informate. I consumatori avranno la possibilità di confrontare le informazioni contenute nei passaporti dei prodotti su un portale web gestito dalla Commissione nel quale si archivieranno tutte le informazioni dei passaporti digitali. Il consumatore inquadrando codici a barre, Qr code o altri simboli posti sui prodotti, sulle loro confezioni o sui manuali raggiungeranno un database che raccoglie informazioni come la durabilità e la riparabilità, il contenuto riciclato o la disponibilità di pezzi di ricambio. Per i prodotti extra UE, gli importatori verificheranno l’esistenza del Dpp e anche le piattaforme di vendita on line avranno obblighi simili.

Le nuove norme mirano, infine, a fermare la distruzione dei prodotti invenduti, che rappresenta uno spreco di preziose risorse economiche e sta diventando un problema ambientale. Le norme obbligano le grandi aziende a segnalare il numero di prodotti di consumo invenduti e scartati ogni anno e le ragioni per cui ciò è stato necessario. La distruzione degli indumenti, degli accessori di abbigliamento e delle calzature invenduti sarà vietata due anni dopo l’entrata in vigore del regolamento e in futuro potrebbero aggiungersi altre categorie. E’ prevista la possibilità di un’esenzione dal divieto di distruzione per le micro e piccole imprese, fermo restando che gli Stati membri possono introdurre o mantenere misure nazionali riguardanti la distruzione di prodotti di consumo invenduti per prodotti che non soggetti al divieto previsto dal Regolamento Ecodesign.

In via prioritaria il Parlamento Europeo ha introdotto i requisiti di progettazione ecocompatibile per alcuni prodotti ad alto impatto ambientale, tra cui ferro, acciaio, alluminio, prodotti tessili in particolare indumenti e calzature, mobili compresi i materassi, pneumatici, detergenti, vernici, lubrificanti e prodotti chimici, prodotti connessi all’energia per i quali devono essere fissate specifiche per la progettazione ecocompatibile per la prima volta o per i quali le misure esistenti adottate ai sensi della direttiva 2009/125/CE devono essere riviste ai sensi del presente regolamento; prodotti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e altri dispositivi elettronici. Il nuovo regolamento consentirà che l’ESPR sia applicato a tutti i prodotti immessi nel mercato UE.

Dopo l’approvazione formale del Parlamento si attende ora quella da parte del Consiglio, poi il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea. La Commissione dovrà quindi stabilire requisiti specifici per diversi prodotti e produttori e i paesi dell’UE avranno 18 mesi per conformarsi ad essi.

Dato l’impatto che il nuovo regolamento Ecodesign avrà sulle imprese, introducendo nei prossimi anni criteri obbligatori di progettazione sostenibile per i prodotti coinvolti, oltre alla previsione del passaporto digitale di prodotto e di eventuali criteri ambientali per gli acquisti pubblici, è opportuno che le aziende interessate valutino il nuovo quadro di riferimento in tempo utile. Allo scopo si informa che la scrivente Associazione organizzerà nel mese di luglio p.v., in collaborazione con Demetra e FSC Italia un corso di formazione in webinar di approfondimento sulla nuova normativa ESPR. Seguirà circolare dedicata con calendario, programma e modalità di partecipazione.