Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 59 in data 10/03/2023 il DPCM del 3 febbraio 2023 recante «Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2023». La scadenza per la presentazione del Mud 2023 è quindi fissata per il giorno 8 luglio 2023. La trasmissione tardiva della Comunicazione MUD 2023 (o l’invio per annullare e sostituire una precedente dichiarazione inesatta o incompleta) può essere effettuata entro il termine del 6 settembre 2023, ed  è soggetta a sanzione amministrativa pecuniaria da 26,00 a 160,00 euro.

MUD MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2023 (DATI 2022)
Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale che sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare nel 2023 con riferimento all’anno precedente 2022, come disposto dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70, è articolato in Comunicazioni che devono essere presentate dai soggetti tenuti all’adempimento:

  1. Comunicazione Rifiuti;
  2. Comunicazione Veicoli Fuori Uso;
  3. Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
  4. Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche;
  5. Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione;
  6. Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

In base all’articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n.70, il termine per la presentazione del Modello Unico di dichiarazione ambientale (MUD) è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione e, pertanto, la presentazione del MUD dovrà avvenire entro il giorno 8 luglio 2023.
La pubblicazione degli allegati al DPCM recante l’approvazione del MUD per l’anno 2023 è demandata al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, che li ha resi disponibili sul proprio sito web.

NOVITA’
Le modifiche apportate nel MUD 2023 sono le seguenti:
– Sezione Anagrafica con l’inserimento di alcuni codici EER nella scheda RIC-riciclaggio;
– Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione: o Scheda RU con inserimenti delle voci inerenti il quantitativo e il relativo volume di rifiuti accidentalmente pescati: Scheda RT- Non Pub, nella quale i Comuni devono computare la quota di rifiuti urbani delle utenze non domestiche che hanno conferito al di fuori del servizio pubblico, all’interno dei loro dati di raccolta; Scheda Costi di Gestione, adeguata alla Deliberazione ARERA 363/2021/R/RIF e alla Determina ARERA n. 2 DRIF/2021; Sezione inerente alla Raccolta differenziata in cui è stato inserito un campo per i rifiuti urbani da cucina e mensa provenienti dalle utenze domestiche, a seguito della decisione delegata 2019/1597/UE che ha introdotto la metodologia comune e i requisiti minimi di qualità per la misurazione uniforme dei livelli di rifiuti alimentari
– Sezione Comunicazione Imballaggi, con inserimento della voce dedicata alla bottiglie in PET, a seguito dell’adozione della direttiva 2019/904/UE (direttiva SUP) che ha introdotto specifici obiettivi di raccolta delle bottiglie in plastica per liquidi alimentari (articolo 9, punto 1 e parte F dell’allegato).

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