Con DPCM 10/04/2020 è stato prorogato fino al 3 maggio (compreso) il regime di lockdown.
Non vi sono aperture di particolare rilievo per quanto riguarda l’estensione dei codici ATECO, tranne per l’industria del legno (esclusi i mobili) che riabbraccia tutta la divisione 16, la fabbricazione di utensili (25.73.1), di componenti elettronici, schede e computer (26.1 e 26.2) e poco altro; si controlli, comunque, l’allegato nel prosieguo con l’evidenza delle variazioni.

Degna di interesse è la possibilità, previa comunicazione al Prefetto, anche per tutte le attività produttive industriali e commerciali sospese, di effettuare la “spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture”(art. 2 punto 12).

Nel senso espansivo e rafforzativo della tesi sulla “filiera lunga” pare deporre la riformulazione della norma (nuovo art. 2 punto 3) letta in modo coordinato con le FAQ (una in particolare) pubblicata nei giorni scorsi (si veda oltre).

In senso restrittivo (rispetto ai chiarimenti FAQ dei giorni scorsi) è stata declinata, invece, la possibilità di accedere in azienda con attività sospese del personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione ai fini della manutenzione che (dal 14/4) risulta possibile solo previa comunicazione al prefetto (art. 2 punto 12).

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