Si informa che il Governo ha chiarito che, alla luce dell’attuale situazione epidemiologica, continuano a valere le precedenti regole sulla quarantena in classe e pertanto vengono meno i contenuti della circolare prot. 054504 del 29/11/2021 del Ministero Salute con la quale veniva sospeso il programma di sorveglianza con testing con un singolo caso positivo tra studenti e docenti.

Le regole attualmente in vigore sono quelle contenute nel protocollo del 4 novembre u.s., che prevede, nel caso la Asl non possa intervenire,  che il dirigente scolastico insieme al referente Covid individuino i possibili “contatti scolastici” del caso positivo e prescrivano le misure, seguendo le indicazioni contenute nel documento.

La scuola dovrà poi comunicare le disposizioni da intraprendere agli studenti (o ai genitori, in caso di minorenni) e agli insegnanti che sono venuti a contatto con il positivo entro le 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o l’esecuzione del tampone. Il referente Covid dovrà comunicare alla Asl le misure adottate.
Sempre nel suddetto protocollo si prescrive un tampone da effettuare il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del contatto (“tempo zero” T0). Se il risultato è negativo si può già rientrare a scuola senza fare la quarantena. Bisognerà effettuare un secondo tampone dopo cinque giorni (“tempo 5” T5).

Cosa succede con un solo caso
I compagni dello studente (o del docente) positivo devono fare il “tampone 0”, cioè prima possibile. Rientrano subito in classe se il risultato è negativo. Dopo, altri cinque fanno l’altro test.
Per i docenti che hanno svolto attività in presenza nella classe dell’alunno positivo (o che hanno svolto attività in compresenza con il collega positivo) la situazione cambia. Se sono vaccinati fanno il test e restano a scuola, se non lo sono vanno in quarantena per 10 giorni anche se il primo test è negativo. Rientrano se il nuovo tampone dà il via libera. Per le altre classi non sono previsti provvedimenti, salvo disposizioni diverse della Asl.

Cosa succede con due casi
Gli alunni vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi proseguono la sorveglianza con i due test, a zero e cinque giorni. Quelli non vaccinati invece vanno in quarantena per 10 giorni anche se negativi al primo esame. Per i docenti si procede allo stesso modo (come già succedeva per un solo caso). Per primaria e secondaria di primo grado tutti a casa per 10 giorni (possibili cambiamenti a breve in relazione alla possibilità che anche gli studenti under 12 possano vaccinarsi) .

Cosa succede con tre casi
Alunni e docenti che hanno svolto attività in presenza, dopo aver fatto il primo tampone, anche se negativo, vanno in quarantena. L’isolamento dura 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati. Prevista la didattica a distanza.

Diverso il caso dei servizi per l’infanzia, primaria e prima media, dato che gli under 12 non possono ancora essere vaccinati. Per i bambini appartenenti alla stessa sezione o gruppo del positivo è prescritta la quarantena di dieci giorni con tampone alla fine del periodo di isolamento (possibili cambiamenti a breve in relazione alla possibilità che anche gli studenti under 12 possano vaccinarsi).

Gli educatori che hanno svolto attività in presenza nella sezione del bambino positivo dovranno osservare il periodo di quarantena che varia da sette giorni (per i vaccinati) a dieci giorni (per i non vaccinati). Anche loro dovranno fare un tampone dopo l’isolamento. La valutazione del singolo caso è comunque a carico del dirigente in base al tempo di permanenza nella sezione e l’entità del contatto diretto con il positivo.