Con il termine rifiuto si identifica qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi. Con il termine rifiuti pericolosi si identificano i rifiuti che presentano una o più caratteristiche di pericolo di cui al Regolamento 1357/2014.

Tutti i rifiuti classificati come pericolosi (quelli con codice CER o EER seguito da *) vanno etichettati con la R nera su sfondo giallo.

Esistono poi dei rifiuti pericolosi assimilabili all’ADR e sono tutti quei rifiuti (pericolosi e non pericolosi) che per le loro caratteristiche sono assimilabili alle merci pericolose secondo l’accordo ADR. Tutti i rifiuti pericolosi e non pericolosi assimilabili all’ADR andranno etichettati con le etichette per merci pericolose.

I rifiuti pericolosi, devono essere identificati per allertare il personale che si trova in una possibile condizione di rischio e che devono essere adottate tutte le precauzioni al fine di evitare incidenti o danni per l’uomo e per l’ambiente.

Il simbolo della R nera su sfondo giallo, avente precise dimensioni  da rispettare, va usato anche per il trasporto dei rifiuti pericolosi, come da disposizioni riportate sulle autorizzazioni rilasciate dalle sezioni dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Sui veicoli deve essere apposta una targa in metallo o un’etichetta adesiva di dimensioni: 40X40 cm, a fondo giallo, recante la lettera R di colore nero alta 20 cm, larga 15 cm  e con uno spessore del segno di 3 cm. La targa deve essere apposta sulla parte posteriore del veicolo, a desta e deve essere ben visibile. Tali pannelli sono venduti anche nella forma pieghevole per poter essere adoperati esclusivamente quando se ne ha la necessità, ma avendolo sempre a portata di mano.

Sui colli deve essere apposta un’etichetta o un marchio inamovibile a fondo giallo aventi le misure di 15X15 cm, recante la lettera “R” di colore nero e con le seguenti dimensioni: alta 10 cm, larga 8 cm e con uno spessore del segno di 1,5 cm. Le etichette devono essere resistenti agli agenti atmosferici e non devono subire alterazioni. La loro collocazione sui colli deve essere tale da permetterne la rapida individuazione e lettura.

Nel caso del deposito temporaneo è importante che ogni rifiuto sia individuato chiaramente. E’ vietato ammassare all’interno di un locale o uno scarrabile o su un’area scoperta i rifiuti prodotti senza preoccuparsi degli eventi atmosferici, della pericolosità dei rifiuti e della loro contabilizzazione; il D.Lgs. 152/2006 stabilisce regole e sanzioni in caso di violazione di tali disposizioni.
E’ importante quindi che ogni settore di deposito temporaneo sia individuato da un cartello recante il codice CER e la descrizione del rifiuto, e laddove il rifiuto sia pericoloso, venga aggiunta – come già detto – anche l’etichetta recante la R nera su sfondo giallo.

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