Nella Gazzetta Ufficiale n.193 del 19 agosto è stato pubblicato il decreto 3 agosto 2023 del MASE di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, recante “Approvazione del piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione 2023”.

Con questo decreto vengono aggiornati e revisionati gli attuali criteri ambientali minimi (CAM), anche al fine di integrare nuove categorie di forniture, servizi e lavori nella strategia degli appalti pubblici sostenibili.

La Commissione Europea ha coniato il termine “appalti pubblici verdi” per indicare l‘approccio di politica ambientale in cui le amministrazioni pubbliche integrano i criteri legati all’ambiente in tutte le fasi del processo di acquisto. Questo approccio mira a promuovere la diffusione delle tecnologie ecologiche e la creazione di prodotti ecocompatibili. Ciò avviene attraverso la ricerca e la selezione delle soluzioni che generano il minor impatto ambientale possibile lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti. Attraverso la Comunicazione COM (2003) 302, la Commissione Europea ha presentato la Politica Integrata dei Prodotti, con l’obiettivo di sviluppare il concetto di “ciclo di vita ambientale”.

Sommario del documento:
1Introduzione: quadro normativo di riferimento
1.1 Considerazioni relative ad eventi con rilevante impatto socio-economico
2 L’evoluzione del contesto politico e normativo di riferimento e il rafforzamento del ruolo degli appalti pubblici verdi
2.1 La normativa e gli indirizzi comunitari più recenti di riferimento in materia di appalti verdi
3 Il piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione
3.1 Le finalità del piano
3.2 Obiettivi ed effetti ambientali, sociali ed economici del piano
3.2.1 Migliorare l’efficienza nell’uso dei materiali e ridurre la produzione di rifiuti per la promozione di modelli di economia circolare
3.2.2 Riduzione delle emissioni di gas climalteranti al fine della mitigazione ai cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici
3.2.3 Ridurre l’utilizzo e l’emissione di sostanze pericolose per prevenire e ridurre l’’inquinamento
3.2.4 migliorare innovatività e competitività delle imprese nazionali
3.2.5 Tutelare gli aspetti etici e sociali anche lungo le filiere produttive
3.2.6 Effetti economici del piano
3.3 La definizione di appalto verde alla luce dell’evoluzione normativa
3.4 I CAM: le fonti tecniche e le prospettive
3.5 Le categorie di prodotti, servizi e lavori oggetto dei CAM
3.6 Il comitato di gestione del piano d’azione: compiti e struttura
3.7 Elementi guida per la procedura di definizione dei CAM
4 Azioni prioritarie per l’implementazione degli appalti pubblici verdi
4.1 Azioni specifiche per le stazioni appaltanti
4.2 Azioni per i soggetti aggregatori gestori di mercati elettronici
5 Le azioni di supporto all’attuazione del piano d’azione
5.1 Il ruolo delle regioni, delle province autonome, del sistema nazionale Protezione ambiente, delle città metropolitane e del tavolo delle stazioni appaltanti.
5.2 Il ruolo delle associazioni di categoria e delle camere di commercio
5.3 Azioni di comunicazione e formazione
5.4 Il monitoraggio
5.5 Prospettive in merito alle verifiche di conformità ai CAM

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