E’ stato pubblicato in gazzetta ufficiale n. 152 del 1° luglio 2022, il decreto 29 aprile 2022 che fornisce i parametri per il conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese e coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e consiglieri territoriali e regionali di parità.

Il principio della parità di genere nel lavoro è un obiettivo inserito nel PNRR italiano ed è previsto un apposito piano di attuazione (art. 47 DL 77/2021) allo scopo di fornire incentivi e per aiutare le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre le diseguaglianze esistenti.

Certificazione della parità di genere

I parametri minimi e le indicazioni tecniche funzionali al conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese sono quelli di cui alla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 (clicca qui), pubblicata il 16 marzo 2022, contenente «Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni» e successive modifiche integrazioni.

La certificazione della parità di genere viene rilasciata dagli organismi di valutazione della conformita’ accreditati in questo ambito ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 e della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1 specificamente per la UNI/PdR 125:2022.

Il meccanismo di certificazione si basa su specifici KPI (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione) e sono individuate 6 aree di valutazione per le differenti variabili:
• cultura e strategia;
• governance;
• processi HR;
• opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;
• equità remunerativa per genere;
• tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Ai fini del coinvolgimento delle RSA e delle consigliere e dei consiglieri territoriali e regionali di parità, il datore di lavoro fornisce annualmente, anche sulla base delle risultanze dell’audit interno, un’informativa aziendale sulla parità di genere, che rifletta il grado di adeguamento ad UNI/PdR 125:2022.

Sgravio per certificazione parità di genere (Articolo 5, L. n. 162/2021)

Ricordiamo che la Legge 162/2021 ha previsto il riconoscimento annuale di uno sgravio contributivo parziale ai datori di lavoro privati in possesso della certificazione della parità di genere che attesta le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
Ai predetti datori di lavoro è concesso un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna azienda, riparametrato e applicato su base mensile.
Esso è determinato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro delegato per le pari opportunità nel limite di spesa complessivo di 50 milioni di euro.

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