Il Consiglio dei Ministri del 14 dicembre c.a. ha approvato un decreto-legge che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale e delle misure per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 fino al 31 marzo 2022.

Per effetto del provvedimento, sono anche prorogati i poteri derivanti dallo stato di emergenza al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, così come è prorogata la struttura del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.

Restano in vigore altresì le norme relative all’impiego del Green Pass e del Green Pass rafforzato e ai test antigenici rapidi gratuiti e a prezzi calmierati.

Il decreto stabilisce, infine, l’estensione, sino al 31 marzo 2022, della norma secondo cui il Green Pass rafforzato debba essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.

Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid, è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Non scatta l’obbligo di accordi individuali, sottolineato anche dal nuovo protocollo per il settore privato siglato il 7 dicembre, sullo smart working. Lo stato d’emergenza consente infatti, sia ai dipendenti pubblici sia a quelli privati, di ricorrere al lavoro da remoto derogando ad accordi sindacali o individuali con l’azienda.

Resta la possibilità di lockdown nazionale o per zone limitate, nonché i tamponi a prezzi calmierati per tutto il 2022. Non è stata approvata invece alcuna misura che contempli l’obbligo di utilizzare mascherine all’aperto.

Con decreto ministeriale, da adottare entro trenta giorni, sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, anche attraverso diversa mansione, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto.

La proroga influisce anche sulle limitazioni ai viaggi, in quanto lo stato d’emergenza consente al governo di prendere provvedimenti in grado di restringere l’ingresso nel Paese da parte di cittadini di altri Stati ma anche di limitare il turismo dall’Italia verso Paesi esteri considerati a rischio pandemico. Si consiglia di controllare il portale  Viaggiaresicuri utile per verificare se il viaggio rientra in un “Corridoio Turistico Covid-free”.

Pubblicata una nuova ordinanza del Ministero Salute del 14 dicembre 2021 in vigore dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio 2022, secondo la quale chi non è vaccinato e arriva in Italia da uno Stato europeo, dovrà fare cinque giorni di quarantena, mentre chi è vaccinato dovrà effettuare il tampone (anche test rapido) e se è negativo si può circolare liberamente. Per gli Stati extraeuropei la quarantena rimane di dieci giorni.

Si ricorda infine che tramite ordinanza del Ministero Salute è prorogato fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, e comunque non oltre il 31 gennaio 2022, l’ingresso/transito in Italia per coloro che abbiano soggiornato/transitato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini, fatta eccezione per i cittadini italiani che abbiano la residenza anagrafica in Italia.

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