Fonte ISS

Pubblicati dall’Istituto Superiore Sanità i seguenti due importanti aggiornamenti in materia di ambienti indoor e impianti di ventilazione e condizionamento.

1. Aggiornamento del Rapporto ISS COVID-19, n. 5/2020 Rev. 2, Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2, versione 25 maggio 2020.

L’aggiornamento ad opera del Gruppo di Lavoro Ambiente e Qualità dell’aria indoor fornisce utili indicazioni per continuare a mantenere gli ambienti salubri e prevenire i rischi di contagio. Le informazioni integrano e sostituiscono quelle precedenti, con una serie di soluzioni, consigli e accorgimenti pratici la cui applicazione può essere di importanza fondamentale per ridurre i rischi di contagio causati dalla pandemia di Covid-19.
In particolare contiene indicazioni in merito alle procedure da seguire dalla pulizia dei filtri alla gestione della ventilazione meccanica, per garantire un ricambio d’aria ottimale in rapporto al numero dei lavoratori presenti nell’ambiente.

Nel documento vengono presi in considerazione sia gli ambienti domestici che quelli lavorativi.
Nella parte “Misure generali per gli ambienti lavorativi” viene precisato che in questo contesto emergenziale la qualità dell’aria indoor negli ambienti lavorativi delle piccole e grandi Amministrazioni ed Aziende, ha un’importante influenza sulla salute, sulle prestazioni e sul benessere psicofisico dei lavoratori (es. aumento/perdita della produttività, della concentrazione, dei tempi di reazione, livello di motivazione e soddisfazione, competenze professionali, riduzione delle giornate di assenza, stress, aumento dei costi sanitari e di assistenza a carico del lavoratore, dell’SSN, ecc.).

Pertanto le Amministrazioni e le Aziende devono rafforzare e intensificare il loro impegno per affrontare questa delicata “nuova fase 2”. Sul piano operativo, con l’applicazione degli specifici “protocolli anti-contagio” sono state implementate, e messe in atto nuove azioni organiche per rispondere alle esigenze di salvaguardia della salute del personale e della collettività che tengano conto delle misure essenziali di contenimento e contrasto alla diffusione dell’epidemia, che possono sommariamente essere così riassunte:  adeguamento degli spazi, delle aree e degli uffici, contingentamento del personale, evitando dove possibile il rientro dei lavoratori con suscettibilità e disabilità diversificate, con malattie respiratorie, alterazione del sistema immunitario, differenziando e scaglionando gli orari di lavoro, distanziando, limitando e/o definendo percorsi specifici (es. ingressi e uscite differenziate), contingentando le zone per evitare contatti ravvicinati ed assembramenti, sostenendo la diffusione della cartellonistica descrivente le misure di prevenzione e protezione della salute (soprattutto il distanziamento e il lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone o l’uso di disinfettanti quando non si ha la possibilità di effettuare il lavaggio con acqua e sapone), la formazione sui principali rischi, l’aumento e la modifica della frequenza di pulizia dei filtri degli impianti, la rimodulazione o la modifica degli interventi di sanificazione, l’utilizzo di mascherine o di altri dispositivi di protezione che non sostituiscono il distanziamento fisico, la diffusione delle procedure e delle misure tecniche di prevenzione e protezione personali. Di seguito si riportano alcuni consigli, azioni e raccomandazioni generali da mettere in atto giornalmente nelle condizioni di emergenza di questa “nuova fase 2” per limitare ogni forma di diffusione del virus SARSCoV-2 che devono far parte di un approccio integrato cautelativo e di mitigazione del rischio

2. Aggiornamento del  Rapporto ISS COVID-19, n. 33 contenente “Indicazioni sugli impianti di ventilazione/climatizzazione in strutture comunitarie non sanitarie e in ambienti domestici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2”,versione del 25 maggio 2020.

Il documento aggiornato dal Gruppo di Lavoro Ambiente-Rifiuti Covid 19 fornisce una serie di consigli e suggerimenti sulle pratiche d’uso da adottare per far sì che ventilazione e climatizzazione possano movimentare l’aria negli ambienti, contribuendo a prevenire possibili contagi.

L’adeguamento alle condizioni contingenti per contrastare la diffusione dell’epidemia di SARS-CoV-2 e per garantire una buona qualità dell’aria degli ambienti indoor necessita di appropriate risposte per il contenimento del rischio di trasmissione del virus. In questo ambito, nel documento presentato verranno descritti i principali componenti dei sistemi di ventilazione e di climatizzazione che possono favorire la movimentazione dell’aria in ambienti indoor all’interno di strutture comunitarie non sanitarie e di ambienti domestici e verranno altresì fornite raccomandazioni operative per la gestione di questi impianti.

Qualità dell’aria indoor e microclima, anche modulati dalle condizioni stagionali esterne, possono rappresentare fattori chiave nella trasmissione di infezioni e nei modelli epidemiologici stagionali negli ambienti indoor.

Una ventilazione adeguata e un regolare ricambio d’aria in questo tipo di ambienti, oltre che per mantenere condizioni di comfort, sono necessari per garantirne la salubrità riducendo la concentrazione di particolato e inquinanti di natura biologica. Inoltre, è opportuno ricordare che l’esigenza di ventilare e arieggiare periodicamente gli ambienti ha assunto particolare importanza a seguito dell’efficientamento energetico degli edifici che ha determinato una riduzione della ventilazione naturale per infiltrazione attraverso l’involucro edilizio.

Diventano quindi di prioritaria importanza le condizioni che favoriscono la ventilazione degli ambienti indoor e, dove non sia possibile o sufficiente avvalersi della ventilazione naturale, è necessario installare apparecchi di ventilazione forzata che esigono una manutenzione appropriata soprattutto se si trovano in ambienti dove sussistono condizioni di aumentato pericolo di diffusione di malattie.

L’adeguamento alle condizioni contingenti, durante la cosiddetta fase due dell’emergenza che è stata preceduta da un lungo periodo di lockdown, comporta non si possa prescindere da una “nuova percezione sociale degli ambienti indoor” che deve trovare una appropriata risposta nelle misure di contenimento del rischio di trasmissione del virus SARS-CoV-2 con idonee procedure di prevenzione e protezione.

In questo ambito, nel documento presentato verranno descritti i principali componenti dei sistemi di ventilazione e di climatizzazione che possono favorire la movimentazione dell’aria in ambienti indoor all’interno di strutture comunitarie non sanitarie e di ambienti domestici e verranno altresì fornite raccomandazioni operative per la gestione di questi impianti.

Scarica il documento ISS n.5/2020
Scarica il documento ISS n.33/2020