Fonte sito ISPRA www.isprambiente.gov.it

Si segnala che sul sito dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nella sezione Aria/Emissioni sono pubblicate le nuove modalità per l’invio della dichiarazione EPRTR, riferita ai dati del 2018, da presentare entro il prossimo 30 aprile 2019 da parte dei soggetti obbligati.

Acquisizione di dati relativi all’anno di riferimento 2018
Si avvisano i Gestori degli stabilimenti italiani soggetti all’obbligo di trasmettere le informazioni ai sensi dell’art.4 DPR 157/2011 (che fornisce il regolamento di attuazione per il Regolamento CE 166/2006) che la comunicazione dei dati 2018 NON avverrà utilizzando la procedura informatica disponibile sul portale all’indirizzo www.eprtr.it , l’invio telematico dei dati raccolti in formato elettronico avverrà mediante la compilazione e la trasmissione di un modulo in formato excel, predisposto a tale scopo. Si precisa che la variazione riguarda solo le modalità di comunicazione dei dati, restano invariati rispetto agli anni passati i contenuti (parametri e sostanze da comunicare) e i criteri di compilazione della dichiarazione PRTR.

Si richiede pertanto ai suddetti Gestori di osservare le seguenti modalità di invio dei dati 2018:
compilare il modulo in formato excel che riproduce le schede della dichiarazione PRTR. È necessario compilare un file excel per ciascuno stabilimento dichiarante. La dichiarazione deve essere relativa a tutti i 12 mesi dell’anno di riferimento.
applicare la firma digitale valida (basata su un certificato qualificato, rilasciato da un certificatore accreditato ai sensi del DL 82/2005) al modulo xls compilato, ottenendo così il file con estensione .p7m da allegare al messaggio di posta elettronica certificata
Rinominare il file P7M indicando “PRTR2019_RagioneSociale_Provincia” es. per la ditta Rossi spa, a Roma, indicare “PRTR2019_Rossispa_RM.xlsx.p7m”
Inviare il messaggio di posta elettronica certificata con oggetto “Dichiarazione PRTR 2019 Ragione sociale, Provincia” (es. “Dichiarazione PRTR 2019 Rossi spa, RM”) con allegata la dichiarazione in formato p7m ai seguenti destinatari:
Indirizzo PEC dell’ISPRA: dichiarazioneprtr@ispra.legalmail.it (solo per l’invio della dichiarazione PRTR)
Indirizzo PEC della propria Autorità Competente (vedi tabella).

Scarica qui l’informativa relativa al trattamento dei dati personali
Per chiarimenti ed informazioni rivolgersi a ISPRA: Andrea Gagna email: andrea.gagna@isprambiente.it
tel. 06.5007.2567
Si ricorda che la suddetta comunicazione riguarda l’emissione in aria, acqua e suolo, il trasferimento fuori sito di inquinanti nelle acque reflue e il trasferimento fuori sito di rifiuti per quantitativi superiori al valore di soglia di cui all’Allegato II del Regolamento CE n. 166/06. Con la stessa procedura il gestore può, entro il 30 giugno dello stesso anno, modificare o integrare la comunicazione. A stabilirlo è l’art. 4, comma 1 del D.P.R. n. 157/2011, di recepimento del citato regolamento comunitario n. 166/2006.

La normativa sull’ IPPC (“Integrated Pollution Prevention and Control”, ossia “prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento”) subordina l’attività degli impianti industriali che presentano un elevato potenziale di inquinamento ad una particolare autorizzazione pubblica (denominata “autorizzazione ambientale integrata – AIA”) che racchiude in un unico atto amministrativo il permesso a rilasciare inquinanti in aria, acqua, suolo e che viene rilasciata solo previo rispetto di precise condizioni ambientali.

I soggetti obbligati alla comunicazione delle informazioni richieste ai sensi dell’art. 5 del Regolamento (CE) n. 166/06 sono i gestori che svolgono almeno una delle attività riportate nell’Allegato I al Regolamento e che abbiano riscontrato, nell’anno di riferimento, il superamento dei valori soglia all’emissione (in aria o in acqua o nel suolo) per almeno uno degli inquinanti riportati nell’Allegato II al Regolamento o che abbiano riscontrato il superamento dei valori soglia al trasferimento nelle acque reflue per almeno uno degli inquinanti riportati nell’Allegato II al Regolamento o che abbiano riscontrato il superamento dei valori soglia al trasferimento fuori sito dei rifiuti (pericolosi o non pericolosi).

Il sistema raccoglie i dati degli Stati membri UE (27), più Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia e Svizzera con cadenza annuale (non più triennale) e li rende disponibili. L’E-PRTR (European – Pollutant Release and Transfer Register) contiene i dati annuali dei 33 Stati relativi a oltre 30.000 impianti industriali, che coprono 65 attività economiche che operano nei seguenti 9 settori industriali: energia – produzione e trasformazione dei metalli – industria minerale – industria chimica – rifiuti e acque reflue di gestione – carta e legno, produzione e lavorazione – allevamento intensivo e acquacoltura – animali e vegetali del settore alimentare e delle bevande, e altre attività.

Vengono censite 91 sostanze inquinanti, relative ai seguenti 7 gruppi: gas serra – altri gas – metalli pesanti – pesticidi – sostanze organiche clorurate altre sostanze organiche – sostanze inorganiche.
I dati da comunicare annualmente da ogni struttura che supera le soglie di cui all’Allegato II del Regolamento CE n. 166/2006 sono:
– emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo di ciascuna delle 91 sostanze inquinanti:
– trasferimenti fuori sito di una delle 91 sostanze inquinanti in acque reflue destinate al trattamento all’esterno della struttura;
– trasferimenti fuori sito di rifiuti (in tonnellate per anno): di rifiuti pericolosi, se si superano le 2t/a; di non pericolosi, se si superano le 2000t/a, con obbligo, in caso di trasferimenti transfrontalieri, di fornire i dati dei ricevitori.

Le informazioni suddette vengono fornite tramite il E-PRTR, cioè il registro integrato di emissioni e trasferimenti di inquinanti. Tale registro è stato adottato in Italia con D.P.R. n. 157 del 11 luglio 2011, in esecuzione del Regolamento (CE) n.166/2006, in sostituzione della c.d. dichiarazione INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti), prevista dall’art. 10 del D. Lgs. n. 372 del 1999 e relativa ai valori delle emissioni inquinanti nell’aria e nella acque degli impianti industriali IPPC.

La dichiarazione E-PRTR deve essere presentata esclusivamente in via telematica, mediante il collegamento al sito www.eprtr.it e firmando digitalmente i dati oggetto di comunicazione. Con la spedizione telematica la comunicazione viene trasmessa automaticamente all’ISPRA e all’Autorità competente locale (Provincia), che deve provvedere alla validazione dei dati trasmessi. L’omessa comunicazione dei dati è punita con la sanzione amministrativa da euro 5.000,00 a euro 52.000,00; la mancata rettifica di eventuali inesattezze della comunicazione è punita con la sanzione amministrativa da euro 5.000,00 a euro 26.000,00 (art. 30, commi 3 e 4 del D.Lgs. n. 46/2014).

Infine si ricorda che il Registro PRTR (Pollutant Release and Transfer Register) contiene le informazioni relative alle emissioni in aria, acqua, acque reflue e ai trasferimenti di rifiuti di oltre 3000 stabilimenti industriali italiani soggetti all’obbligo di dichiarazione (ai sensi dell’art.4 DPR 157/2011 che fornisce il regolamento di attuazione per il Regolamento CE 166/2006). Gli allegati I e II al Regolamento CE 166/2006 elencano le attività produttive considerate e le sostanze con i corrispondenti valori soglia per la dichiarazione. Le informazioni sugli stabilimenti italiani e degli altri stati membri della UE, pubblicamente consultabili, sono liberamente accessibili sul sito del registro europeo (EPRTR).

Sono inclusi i dati identificativi degli stabilimenti (ragione sociale, codice di attività economica, parametri geografici e coordinate geografiche, emissioni e trasferimenti dichiarati) per ciascun anno di riferimento a partire dal 2007.

Scarica Reg. CE 166/2006

Scarica DPR 157/2011

Scarica D.Lgs. 46/2014