Entro il 31 marzo 2018, le aziende che nell’anno 2017 hanno adibito personale dipendente a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti sono tenuti ad inviare, esclusivamente per via telematica tramite il sito www.cliclavoro.gov.it, il modello LAV-US.
Entro il prossimo 31 marzo dovrà essere inviata la comunicazione annuale per il monitoraggio delle lavorazioni usuranti con riferimento all’anno precedente (2017).
Gli addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, infatti, hanno diritto di usufruire di un accesso anticipato al pensionamento e, con riguardo a questi lavori, il datore di lavoro è tenuto a darne comunicazione alla Direzione Territoriale del Lavoro e agli Istituti previdenziali competenti.
Si tratta di:
- lavori particolarmente usuranti (art. 2, D.M. Lavoro 19 maggio 2009), come:
– lavori in galleria, cava o miniera – tutte le mansioni svolte in sotterraneo dagli addetti con carattere di prevalenza e continuità;
– lavori in cassoni ad aria compressa;
– lavori svolti dai palombari;
– lavori ad alte temperature;
– lavorazione del vetro cavo;
– lavori espletati in spazi ristretti – con carattere di prevalenza e continuità, in particolare le attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale e le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, come intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
– lavori di asportazione dell’amianto; - lavori notturni (art. 1, D.Lgs. n. 66/03);
- lavorazioni svolte da addetti alla c.d. ”linea catena” (art. 1, co. 1, lett. c), D.Lgs. n. 67/11 ed elencate nell’allegato 1 dello stesso decreto:
– prodotti dolciari, additivi per bevande e altri alimenti;
-.lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti; produzione di articoli finiti ecc;
– macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico;
– costruzione di autoveicoli e di rimorchi;
– apparecchi termici: di produzione di vapore, di riscaldamento, di refrigerazione, di condizionamento;
– elettrodomestici;
– altri strumenti e apparecchi;
– confezione con tessuti di articoli per abbigliamento ed accessori ecc;
– confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo; - conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo (art. 1, co. 1, lett. d), D.Lgs. n. 67/11).
Per poter adempiere alla comunicazione occorre accreditarsi al sistema e compilare online il modello LAV_US reperibile su portale “Cliclavoro” (www.cliclavoro.gov.it) del Ministero del Lavoro, relativo alle diverse casistiche:
- inizio lavoro a catena;
- lavoro usurante D.M. 1999;
- lavoro usurante notturno;
- lavoro usurante a catena;
- lavoro usurante autisti.
Il modello, nella sezione “Elenco delle unità produttive in cui si svolgono le attività”, chiede di inserire il numero indicativo di lavoratori impegnati nelle attività, tra i quali bisogna includere anche eventuali lavoratori in somministrazione.
Si ricorda che in caso di processi produttivi in serie o in “linea catena” (attività ripetute e costanti dello stesso ciclo lavorativo, controllo computerizzato delle linee di produzione ecc.) è necessario comunicare lo svolgimento delle lavorazioni entro trenta giorni dall’inizio delle attività. La sanzione amministrativa per la mancata comunicazione va da € 500,00 a € 1.500,00.
Nel caso di lavori notturni (svolti in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici), la mancata comunicazione annuale prevede la sanzione amministrativa da € 500,00 a € 1.500,00. Per adempiere agli obblighi previsti è necessario indicare, per ogni dipendente, il numero dei giorni di lavoro notturno svolti.