Si allega nota congiunta ANC – Associazione Nazionale Commercialisti – e Confimi Industria – Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata – in cui le due associazioni fanno il punto dopo l’ultima vicenda, quella relativa all’allargamento massiccio dello split payment da cui emergono paradossi che le due parti ritengono offensivi.
Con questa misura il Governo sembrerebbe scegliere, infatti, di dividere i “buoni” (quelli di cui intende fidarsi) dai “cattivi”, salvo scoprire poi che fra i “buoni” ci sono ben 345 partecipate pubbliche in liquidazione di cui pure 19 fallite. Così la misura offende gli operatori onesti (la grandissima maggioranza) e segna pesantemente il rapporto di fiducia verso il fisco. Dopo le ferie estive il clima sarà ancora più rovente a causa dell’accavallarsi di scadenze ed il debutto del nuovo spesometro su cui ANC e CONFIMI chiedono con forza il ritorno alla naturale scadenza annuale. Inoltre è da parcheggiare l’intenzione del Governo di rendere subito obbligatoria, con la prossima manovra, la fatturazione elettronica. La scelta va lasciata agli operatori creando nel frattempo le condizioni per un’adesione spontanea e non coercitiva.

Nota congiunta ANC – Confimi Industria